domenica 17 aprile 2011

Anto', fa caldo!

Che non ci siano più le mezze stagioni lo sanno tutti (o, almeno, lo dicono).
Già. Ma da quando?
Almeno dal 1683, secondo Leopardi, che nello Zibaldone ricorda quanto scriveva all'epoca Lorenzo Magalotti:
"Egli è pur certo che l'ordine antico delle stagioni par che vada pervertendosi. Qui in Italia è voce e querela comune che i mezzi tempi non vi son più, e in questo smarrimento di confini, non vi è dubbio che il freddo acquista terreno. Io ho udito dire a mio padre che in sua gioventù a Roma, la mattina di pasqua di resurrezione ognuno si rivestiva da state. Adesso chi non ha bisogno d'impegnar la camiciuola, vi so dire che si guarda molto bene di non alleggerirsi della minima cosa di quelle ch'ei portava nel cuor dell'inverno." ("cento e quarantaquattr'anni fa!!", sottolinea il nostro).
Ma, allora, il global warming? Anche qui niente di nuovo (sempre Leopardi): "Quello che tutti noi sappiamo, e che io mi ricordo bene è, che nella mia fanciullezza il mezzogiorno d'Italia non aveva anno senza grosse nevi, e che ora non ha quasi anno con nevi che durino più di poche ore. Così dei ghiacci, e insomma del rigore dell'invernata."

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