giovedì 13 dicembre 2012

Ok, il prezzo è giusto

Se, se, se...
Se un uomo viene imprigionato per aver espresso il proprio pensiero, ci sentiamo tutti meno liberi.
Ma se un uomo inventa un fatto, mai accaduto, e lo attribuisce falsamente ad un'altra persona, al solo scopo di denigrarla e di distruggerne la reputazione, siamo sicuri che sia la stessa cosa? Tra un'opinione e un fatto (inesistente), c'è una bella differenza.
Se poi quell'uomo può utilizzare i media, mentre la sua vittima no, si può parlare ancora di libertà di pensiero o piuttosto abuso di potere?
Se penso che quell'uomo si è rifiutato di correggere il proprio "errore", nonostante la legge glielo imponga, non riesco proprio a capire chi si scandalizza della punizione.

A meno che non si preferisca un mondo in cui chiunque possa denigrare il prossimo, purché paghi una somma di denaro predeterminata.
Che bella quella macchina del fango: quanto viene?

lunedì 15 ottobre 2012

Esattamente uguale

La città di Helsinki, capitale della Finlandia, ha votato un documento secondo il quale non garantirà più appalti alle imprese che hanno sede in paradisi fiscali, perché "tax evasion undermines the capacity of municipalities to provide social services", come spiega un articolo di Ips ("Helsinki Boycotts Tax Havens", Inter Press Service, 6 ottobre 2012).

lunedì 24 settembre 2012

Bel Paese

Da un comunicato della Camera Penale di Milano:
In questi giorni, dopo aver letto i quotidiani, i figli di un abitante di Gorno, paesino della Valle del Riso, hanno appreso che loro padre - che è purtroppo morto nel 1999, così da essere anche facilmente riconoscibile dai suoi concittadini - è stato individuato come "il padre del presunto assassino" di Yara Gambirasio, la ragazza tredicenne di Brembate di Sopra che è stata uccisa il 26 novembre 2010 senza che ancora sia stato trovato il colpevole.
Tale conclusione è stata espressa dal direttore del Dipartimento di genetica medica del Policlinico di Tor Vergata, che ha estratto il DNA del padre dal bollo della sua patente e da un francobollo di una cartolina.
Dato, però, che il DNA dei due figli non coincide con quello del presunto assassino, per gli inquirenti l'unica alternativa è che loro padre abbia un figlio illegittimo e, "per tagliare la testa al toro" - così si è espresso il consulente dell'accusa -, gli inquirenti stanno valutando di riesumarne la salma. 

mercoledì 6 giugno 2012

Pillole d'udienza

Una giovane praticante si presenta nell'aula della Suprema Corte in alta uniforme, completa di tacchi a spillo. Il rimbombo assordante impone all'improvvida, colta da irrefrenabile bisogno di svariare su tutto il fronte della platea, di camminare sulle punte. A vederla mi viene in mente l'andatura goffa del Mago Silvan di Raul Cremona.

mercoledì 4 aprile 2012

Domanda aperta

Leggo sulla prima pagina del Corriere della Sera di oggi che i quattro quinti dei nuovi contratti di lavoro sono a tempo determinato. Sarei curioso di sapere quanti posti di lavoro a tempo INdeterminato sono stati persi in Italia per la crisi economica e se sono più o meno, percentualmente, di quelli che - a parità di altre condizioni - sono stati persi altrove. Per capire se la crisi possa essere stata il pretesto per fare quegli aggiustamenti di struttura che un sistema troppo rigido, prima, non consentiva. In tal caso, terminata la crisi, mi domando se la curva di risalita delle assunzioni "vere" non stenterà a riprendere quota, rallentando la ripresa dei consumi e il ritorno della possibilità di programmarsi il futuro.

lunedì 26 marzo 2012

Non fa una grinza

Eletto il nuovo presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, al secolo il sindacato dei giudici. Non poteva mancare una domanda sui mali della Giustizia, considerato che la nostra è di gran lunga la più lenta dei cosiddetti Paesi avanzati (e una sentenza troppo lenta è già una sentenza ingiusta). La soluzione? "Allungare i tempi della prescrizione". In effetti, come non averci pensato prima. (da La Repubblica, 26 marzo 2012)